American Horror Story
ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk
FX
In onda su Fox
American Horror Story, dopo aver esplorato diverse possibilità, decide di tornare ai livelli qualitativi dei primi due episodi. Davvero un’ottima scelta. La puntata promette risposte, ed in effetti ne dà; lo fa da grande serie per cui per ogni risposta vengono poste diverse domande a seconda del peso delle risposte. Se la risposta è grossa, come in questo caso, le domande successive sono tante e di un certo peso.
Il rapporto tra Tate e Violet si fa toccante: pare che lo spirito del ragazzo tenti di assaporare un po’ di vita innamorandosi. Altri, meno profondi, tentano di sentirsi vivi copulando con altri fantasmi. È ovvio che in nessuno dei due casi può venire nulla di buono, ma almeno se lo fai con un fantasma poi puoi accoltellarlo finché non va a prepararti un panino. O almeno così pare. Pur sembrando irriverenti le osservazioni sulla sessualità dei fantasmi possono portare a considerazioni interessanti. Alcune, riguardanti la fisiologia degli spiriti, mi lasciano perplesso. Come è...
Proprio quando American Horror Story stava sprofondando nella ripetitività, torna l'inaspettato e, con esso, la paura...
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