C'era una volta
ideata da Edward Kitsis, Adam Horowitz
ABC
Fox
Once Upon a Time non è mai stata una serie perfetta. Entrare a Storybrooke significa da sempre chiudere un occhio, a volte due, sulle tante mancanze dello show, sull’ingenuità di alcune trovate, sui dialoghi e su alcune interpretazioni non sempre adeguate, su certe caratterizzazioni all’acqua di rose e su scelte logiche che di logico hanno poco. Tutti elementi che nella prima stagione passavano tranquillamente in secondo piano di fronte ad uno show solido, con i giusti ritmi e un’ottima gestione del grande materiale a cui poteva attingere. Ma quel tempo è ormai passato, la maledizione è stata spezzata e da quel momento lo show ha preso a crescere, e ad invecchiare, molto rapidamente. “Manhattan”, probabilmente uno dei più importanti se non il più importante episodio andato in onda fino ad ora, esaspera molti, se non tutti, i difetti sopra esposti e non riesce, nonostante le molte ambizioni, ad elevare il livello della stagione.
La serie presenta una delle sue puntate più importanti, rispondendo a molte domande ma mantenendo i propri difetti...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.