Una bambina di dodici anni esce di casa con la sua bicicletta, attraversa il nebbioso e desolato paesaggio che la separa dal lago Paradise e, una volta giunta lì, decide di entrare in acqua ancora vestita, forse per togliersi la vita, forse per purificare il suo corpo. Sente infatti che qualcosa non va in lei. È incinta. Dai paesaggi della Nuova Zelanda la regista Jane Campion (Lezioni di piano, Bright Star) ci conduce attraverso un racconto in sette atti alla ricerca di una terribile verità, in una storia che fa del mistero, delle paure e del tema del ritorno le sue coordinate fondamentali. Quello che arriva dal Sundance, poi trasmesso dalla BBC, è un progetto ambizioso e dai ripetuti simbolismi ma che tuttavia fa dell’eleganza formale il suo unico punto di forza, rivelandosi per il resto troppo derivativo, dispersivo, confuso e poco incisivo.
Top of the Lake
Ai confini del mondo dunque, per raccogliere le atmosfere rarefatte di un luogo quasi incontaminato, nel tentativo di ritrovare se stess...