Chaos isn’t a pit. Chaos is a ladder.

Appoggiandosi ad una metafora tra le più esplicite della sua storia, Game of Thrones scioglie questa settimana gran parte dei suoi vincoli narrativi e si concede una parentesi nella scalata verso la fine della stagione. Mette i suoi personaggi a riposo, li fa respirare, ma non concede loro alcuna comoda sosta, ponendoli praticamente tutti in bilico su un gradino sospeso sull’abisso. Una decina di immense scale, l’una parallela all’altra, che senza mai incontrarsi finiscono per convergere verso l’obiettivo finale. Ad unirle solo una telecamera che si focalizza ora sull’una ora sull’altra, e una voce che ci ricorda come l’unica cosa che importi sia continuare a salire.

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Nell’affresco della stagione The Climb risulta “semplicemente” una buona puntata, che non possiede né la tensione narrativa di And Now His Watch Is Ended né il carico emozionale di Kissed by fire, ma che si pone come un...