Nel percorso umano di Elizabeth e Philip c’è tutta l’incoscenza di un mondo che si avvia verso un cammino di disintegrazione, un mondo in cui le mura, quelle concrete che a Berlino spaccano in due l’Europa e quelle astratte delle ideologie, stanno per crollare, un mondo in cui, come nella bellissima opening di The Americans, le stelle e le strisce si fondono con la falce e il martello fino a far perdere qualunque confine. Sono gli anni ’80 che si dirigono a gran velocità verso la fine di un equilibrio che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale era immutato, e i due agenti russi infiltrati sul suolo americano ne sono testimoni, inconsapevoli o meno, e soprattutto protagonisti. Dalla grande Storia che si compie nell’epoca Reaganiana, alla piccola storia di due pedine bianche su un suolo nero – o viceversa – che ci raccontano il fondersi di una realtà nell’altra fino alla creazione di un unico, triste, grigio mondo.

the-americans-1x13-the-colonel-6

Partito in sordina, con un