Ritorna Shameless, l’unica serie che si permette di prendere a insulti lo spettatore che si fosse perso la settimana precedente. E il bello è che non si può far altro che darle ragione. Perché pur non avendo il seguito dell’ormai terminato Dexter o di Homeland, questo rifacimento dell’omonima serie inglese è da quattro anni il prodotto migliore, il più coerente e il più soddisfacente trasmesso da Showtime. I primi due episodi della stagione riallacciano efficacemente ogni legame con lo scorso anno. È un nuovo inizio per la famiglia Gallagher, mai come ora così divisa (letteralmente), ma sempre capace di trascinarci con velocità nel proprio mondo, che è uguale al nostro, spesso triste, insoddisfacente e frustrante, eppure riletto sotto un filtro di humor nero che è il marchio di fabbrica dello show.

Il season finale della terza stagione era stato un crocevia di partenze e ritorni. Più le prime che le seconde, con Lip che si iscriveva all’università e lasciava cas...