“Ok”. Bastano due semplici lettere, pronunciate quasi svogliatamente, a chiudere col botto un episodio straordinario. Perché dietro quelle due lettere si nasconde un mondo. Dopo due ottimi episodi introduttivi, Mad Men tira fuori Field Trip, e si ritorna alla perfezione della scrittura. Lo fa insistendo per tutta la sua durata su un montaggio sempre più veloce tra le vicende di Don, ormai giunto ad un punto cruciale, e Betty, che vediamo quest’anno per la prima volta. La difficoltà di adattarsi e chinare la testa, pur riconoscendo i propri errori, messe a confronto in due situazioni apparentemente antitetiche che vedono protagonisti gli ex coniugi Draper. Un episodio fondamentale, che nella seconda parte rasenta la perfezione.

Nell’ideale prologo dell’episodio, completamente slegato dal resto degli avvenimenti, Don si reca al cinema (un matinée?). Nel buio della sala cinematografica, tra silenzio e fumo, viene assorbito dalle immagini di Model Shop di Jacq...