Il “gioco” nella scrittura di Gomorra si fa sempre più palese nelle ultime due puntate andate in onda. La scorsa settimana abbiamo visto come l’approccio sia non solo episodico, ma anche e soprattutto tematico, con la puntata dedicata al carcere, quella ai traffici all’estero, quella al riciclaggio di denaro. Ora è il turno della grande assente: la politica. Le elezioni nel piccolo Comune di Giuliano sono l’occasione per esplorare e tratteggiare lo stretto legame fra criminalità e rappresentanza politica. Il tutto, come al solito, messo al servizio dello sviluppo della trama stagionale e degli sconvolgimenti sempre più evidenti nel clan dei Savastano, e quindi nella gestione del territorio. Cambiamenti che mai come in questa occasione sono repentini e traumatici, stavolta davvero troppo irreali, ma sempre coinvolgenti.

Da questo punto di vista il settimo episodio, che alla fine sarà quello che ricorderemo di meno, è invece il migliore dei due. Trae spunto ...