Domenica sera si è concluso un capolavoro. Si è spento quasi in solitudine, senza eccessi né clamore, circondato solo dall’affetto di chi in questi cinque anni ne ha seguito le sorti alterne in attesa del calo del sipario. E nel finale di Boardwalk Empire è facile rintracciare echi del destino di Nucky Thompson, il malinconico uomo del passato che crolla di fronte ad un futuro che non gli appartiene, lungo quel pontile che ne ha sostenuto i passi fin da bambino. L’asprezza del criminale contrasta con gli occhi fragili di Steve Buscemi, che dal 2010 ha riversato corpo e anima in questo personaggio, mentre osserviamo un’epoca che si spegne, trascinando via i sogni di gloria e lasciando solo la polvere da spazzare.

     One generation passeth away, another generation cometh, but the Earth abideth forever

La citazione dell’Ecclesiaste pronunciata da Narcisse è l’epitaffio sulla lapide di un mondo che crolla, travolto da una nuova generazione, non necessariamen...