Honeypot. Un’esca, una distrazione, un inganno. L’ottavo episodio di Mr. Robot ha portato il gioco delle maschere, che in questa serie e in questa puntata in particolare ha un senso sia letterale che simbolico, ad un livello ancora superiore. È un gioco al quale pochi riescono a vincere senza imbrogliare, ma la creazione di Sam Esmail non è tra questi. Dal primo episodio ci ha ingannati, ci ha attirati su un particolare e poi ha svoltato all’ultimo secondo, ma non ci ha mai presi in giro. White Rose è l’episodio perfetto, che tira le fila dei numerosi nodi sparpagliati nel corso della stagione, ponendoci di fronte a risposte a quesiti che nemmeno immaginavamo esistessero, integrandole nella storia, sfruttandole per portarci a nuove conclusioni. Ci sono dei personaggi forti, c’è una grande tecnica, c’è una storia pensata e ragionata dal principio. E c’è l’idea di aver sfiorato solo la superficie delle potenzialità di questa serie.

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