Il pilot di Outcast è uno degli esempi più riusciti di trasposizione da fumetto a serie-tv degli ultimi anni. Questa rara capacità, almeno per quanto riguarda il primo episodio, è una lama a doppio taglio, perché a lungo andare potrebbe rischiare di non dare risultati del tutto positivi. Il pilot dà infatti cenni di poca inventiva sul fronte del riadattamento. Si percepiscono, per quanto questo possa sembrare assurdo, le stesse sensazioni che si provano durante la lettura del primo numero intitolato “Un’Oscurità lo Circonda”, questo perché l’episodio segue in pieno il linguaggio tipico del fumetto non raccontandoci, anche in termini di svolte narrative, nessuna novità. A questo proposito sappiamo benissimo che i fumetti, così come i romanzi, non devono muoversi sempre sullo stesso piano del prodotto audiovisivo perché c’è il rischio che il pubblico, ignaro del prodotto cartaceo, si trovi di fronte ad un tipo di narrazione a cui non è abituato.

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