“Io e Dio, semplicemente, grondiamo immaginazione.” Sono le parole che Pio XIII (Jude Law) rivolge al Primo Ministro (Stefano Accorsi), in uno degli scambi di battute più taglienti che la televisione recente possa annoverare, summa del machiavellismo politico e dell’usurato dualismo Stato-Chiesa che, in troppe occasioni, ha fiaccato l’Italia. È Lenny Belardo a incensare la propria immaginazione, ma sembra quasi di sentire Sorrentino intento all’autocompiacimento per aver confezionato l’ennesima perla dialogica da aggiungere al proprio già sfavillante curriculum.

L’incontro tra il premier e il Santo Padre avviene dopo una sapiente ellissi narrativa di nove mesi, posta tra il quinto e il sesto episodio di The Young Pope. Molte cose avvengono sotto il cielo di Roma, e molte altre sembra prometterne il cupo finale della sesta puntata, che vede la prima vittima della linea dura di Pio XIII contro l’omosessualità nel clero. In un mondo sempre p...