Quando si parla di fantascienza e robot fatichiamo così tanto dal liberarci dal cosiddetto “complesso di Frankenstein” che un film come Ex Machina, lo scorso anno, nonostante il suo indugiare su tematiche viste più e più volte e il suo rifugiarsi nel finale in soluzioni rétro di dubbio gusto, poteva essere comunque accolto con un discreto successo. Per quanto riguarda Westworld, l’abbiamo detto subito. Da un certo punto di vista, nulla delle tematiche trattate nella serie HBO è effettivamente originale.

Non gliene facciamo una colpa, intanto perché non sono temi di cui dovremmo smettere di parlare. La commistione tra umano e meccanico, ma anche tra umano e divino, il “ghost in the shell” che ci eleva al di sopra di comportamenti e schemi programmati. Tutto questo è estremamente interessante. In secondo luogo perché Westworld, vuoi per i simpatici espedienti da videogioco, vuoi per il forte tema dell’idea stessa di come si racconta una storia, ha molt...