Il BarLume non esiste più. O meglio esiste, ma non è più quello di una volta. Non parliamo soltanto dello stabile dove confluiscono le vicende della serie, vandalizzato al termine della scorsa stagione e ora ridotto a un cumulo di macerie, ma anche dell’approccio scelto per raccontare le due nuove vicende ispirate ai libri di Marco Malvaldi.
Discostandosi da quanto fatto fino a oggi, la quarta stagione de I delitti del BarLume mette da parte l’elemento corale per concentrarsi completamente sullo sviluppo dei drammi personali del suo protagonista, l’ombroso barista Massimo Viviani interpretato da Filippo Timi, tornato qui ad assumere quella centralità persa con il passare degli anni. A coinvolgerlo nelle indagini non è infatti più la morbosa curiosità dei quattro vecchietti capeggiati da Alessandro Benvenuti, più defilati ma sempre importanti e assolutamente spassosi, ma sono le conseguenze della fine della relazione con Tiziana (Enrica Guidi), una rottura che lo ha ma...
In onda per due serate su Sky Cinema, la quarta stagione de I delitti del BarLume cambia approccio narrativo ma non perde la sua vena ironica e grottesca
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.