“Tutti leggono Cinquanta Sfumature di Grigio sull’autobus!” Se l’osservazione del nuovo sospettato Aaron Mayford (interpretato dall’attore comico Jim Howick, qui in una veste tanto inusuale quanto inquietante) potrebbe indurre molti al sorriso, il contesto fortemente drammatico del quarto episodio di Broadchurch la offusca con la ripugnante nebbia di una brutalità sadica ammantata di quotidiano. Giunti a metà di questa terza stagione, la schiera dei sospettati è ormai talmente ricca e bilanciata in ogni suo componente da non concedere allo spettatore nessun appiglio decisivo per poter formulare ipotesi in merito all’identità dello stupratore di Trish Winterman; stupratore che scopriamo, nel finale di puntata, aver già colpito un’altra donna due anni prima.

L’unica certezza che continua a non poter essere contestata è l’eccezionale forza tragica della vicenda trattata, in tutto e per tutto accostabile a quella narrata nella prima, me...