Qui non si gioca e non si fa beneficenza. O meglio, se la beneficenza arriva serve essenzialmente a coprire una ricerca di consensi – in cui, per altri versi, si parlerà nell’episodio – mentre il gioco è solo quella parte più gustosa che tiene impegnate le parti tra un affondo e l’altro. Billions inaugura la seconda parte della stagione con una puntata, intitolata Victory Lap, misurata, precisa e interessante. Si conferma quindi quel buon trend inaugurato fin dalla première della stagione, che vede la serie di Showtime meno alta come aspirazioni, più controllata come scrittura e più focalizzata sui personaggi. Manca sempre il guizzo decisivo, quel qualcosa che faccia esplodere la storia, ma per ora bene così.

Si riparte dalla “fregatura” presa da Axelrod, uno che a fare la figura dello stupido non ci sta. Quindi, dopo aver cercato un capro espiatorio sul quale far ricadere la colpa per gli investimenti in una zona destinata al default, capisce che in fondo, per ...