La prima e, probabilmente, ultima considerazione da muovere sulla terza stagione di Narcos riguarda l’inevitabile confronto con il suo passato, che qui prende l’ingombrante nome di Pablo Escobar. La scomparsa storica, e quindi anche narrativa, del narcotrafficante più famoso di sempre, apriva una parentesi d’incertezza sul futuro della serie di Netflix. D’altra parte, la prospettiva storico-documentaristica dello show, e il suo successo, spalancavano le porte ad un seguito della vicenda. Da fiume in piena che era, il corpo ora senza vita di Escobar si sfalda, generando dalle sue spoglie una serie di rigagnoli sanguinari che, pur non avendo la portata del loro predecessore, ne raccolgono efficacemente l’eredità.

La prima, sostanziale differenza è l’abbandono della prospettiva unica per concentrarsi sull’organizzazione criminale: ...