American Horror Story: Cult, fase due. Una seconda parte di stagione molto ideale, dato che non manca poi molto alla conclusione, ma che ci serve per identificare uno scivolamento in avanti di alcuni rapporti decisivi all’interno della storia. Ancora una volta Cult gioca – nel senso che si fa fatica a prenderlo seriamente – con la critica sociale, puntella qualcosa nel passato dei protagonisti, costruisce finalmente un’evoluzione per quanto esagerata. Winter of Our Discontent – celeberrima citazione da Shakespeare – è un episodio che torna sul tracciato principale dopo la lunghissima, e inutile, digressione della scorsa settimana. La vicenda e l’interesse ne guadagnano.

Fase due quindi perché di fatto Kai ha raggiunto la prima parte del suo obiettivo, l’elezione al consiglio comunale. Tutto ciò che è politica e tutto ciò che dovrebbe essere dibattito viene quindi filtrato attraverso il suo sguardo e quelle che ormai sono note come le sue convinzioni....