Non esiste nessun’altra serie in tv simile a The Crown. E questo giudizio non riguarda il lavoro sulla ricostruzione, i costumi, le musiche, e tutto il comparto che rende un colpo d’occhio la serie di Netflix. No, The Crown è diversa da qualunque altra serie perché si pone nei confronti della scrittura seriale tramite un approccio differente rispetto a ciò che è consuetudine, rispetto a ciò che qualunque altro showrunner giudicherebbe normale. A fronte di una vicenda storica che chiunque conosce a grandi linee, lo show di Peter Morgan, infatti, pone l’enfasi sulla costruzione del momento piuttosto che sull’intreccio superficiale, sull’approfondimento psicologico piuttosto che sulla meraviglia della scoperta. Risultato è un gioiello di rara bellezza, che riesce nel miracolo di conciliare un rigore invidiabile ad una forza viscerale nella scrittura.

I dieci episodi che compongono la seconda stagio...