Misericordia o empietà, noi o loro, adesso o mai più. Ancora una volta The Walking Dead sfida i suoi personaggi sulla base di queste opzioni. In questo terzo episodio la contrapposizione più grande è quella tra Jesus e Morgan, che rappresentano drasticamente questi eccessi. Questo stesso discorso si riflette poi successivamente anche su Maggie, che è costretta a scegliere se risparmiare i Salvatori che sono stati fatti prigionieri o se ucciderli onde evitare che in futuro possano attaccare. In un mondo post-apocalittico come quello di The Walking Dead è difficile stare dalla parte di Jesus e accettare la sua visione così buonista e, contestualmente parlando, innaturale. Perché, nonostante possa apparire strano, la risoluzione, la violenza e il contrattacco anticipato sembrano essere l’unica cosa in grado di salvare ognuno di loro da una morte certa. E questo lo ha ormai capito Daryl, il quale senza più neanche un timore sembra aver intrapreso una propria strada che non richiede l...