Spike Lee a briglia sciolta si dimostra di nuovo un paio di gradini sotto allo Spike Lee inquadrato, ingabbiato, controllato e sottoposto ad ordini altrui. She’s Gotta Have It lo conferma.

La sua prima serie televisiva (comprata da Netflix) è il remake in versione seriale del suo primo omonimo film, quello che in italiano era stato tradotto Lola Darling. La serie lo ammette immediatamente, con una sigla (che come l’inizio di quel film è fatta di scene e dettagli del paesaggio di Brooklyn e addirittura ne incorpora alcuni in bianco e nero proprio provenienti dal film) e una prima scena identiche a quelle di Lola Darling. La protagonista, Nola (era Lola solo nell’adattamento italiano), parla in camera come faranno spesso un po’ tutti i personaggi, dichiarando il proprio statuto di donna libera, che non crede nelle etichette, non si sente un freak come dicono di lei. Lei è Nola ed è più di quel che la gente pensa di lei.

Ciò che rende interessante l’operazione She’s Gotta Have It...