Sei episodi archiviati in questa lunghissima quinta stagione. Un bilancio parziale s’impone, e non è detto che sia del tutto positivo. Il problema non è tanto la coerenza interna o l’interesse verso le vicende raccontate o l’intreccio più o meno avvincente. Il problema è capire qual è in questo momento il nucleo centrale di Vikings. Fino alla quarta stagione era facile. Ragnar era il protagonista assoluto: re, guerriero, esploratore, visionario. Si trattava di un personaggio capace di incarnare tutte le diverse sfaccettature del suo popolo, ed era estremamente semplice capire la storia e immedesimarci, perfino fare il tifo per un popolo tutt’altro che pacifico. Con la morte di Ragnar Vikings ha dovuto reinventarsi. Era necessario, era atteso, era giusto un salto temporale.

A quel punto però tutta l’identità dello show si è dissolta in una serie di rivoli narrativi e tematici, che di volta in volta vedono questo o quel protagonista interpretarne una parte. ...