Che negli ultimi anni la Rai stia cercando di aprirsi a un nuovo pubblico, più giovane, esigente e digitalizzato, è sotto gli occhi di tutti. L’ha fatto lanciando RaiPlay, il proprio servizio di Video on Demand, e iniziando a proporre fiction – come si usa chiamare le serie quando nascono sulla televisione pubblica – sofisticate e moderne.
Dopo gli ottimi risultati ottenuti con il crime (Rocco Schiavone – La serie, Non Uccidere) e quelli meno incoraggianti riscossi dal dramma storico (Medici: Masters of Florence) e dal fantasy (Sirene), la Rai prova a “svecchiare” anche il comedy, un genere che, in forma serializzata, nel nostro paese ha funzionato molto raramente. Uno degli esempi più lampanti e riusciti è sicuramente Boris, e non è un caso che questo compito sia stato affidato a Mattia Torre, uno dei suoi tre autori.
Proposta integralmente su RaiPlay nei giorni antecedenti il suo passaggio in televisione e attualmente in onda il sabato su Rai 3
Con La linea verticale Rai 3 gioca la carta del dramedy, riuscendo a far sorridere e riflettere con un prodotto di qualità. La nostra recensione.
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