Echi di cyberpunk nell’episodio Autofac di Philip K. Dick’s Electric Dreams. Pur inserita in una cornice post-apocalittica, la puntata infatti gioca su un scontro particolare tra residui di una megacorporazione e umani sopravvissuti, ribelli per necessità. È un’intuizione interessante, che la scrittura persegue giocando al rialzo e concedendosi alcune svolte inaspettate lungo la strada. E malgrado l’intero episodio, lo scopriremo alla fine, si conservi un paio di rivelazioni inattese disseminando indizi lungo la strada – ma si tratta più di momenti ai quali manca la giusta chiave di lettura – qui la storia vince grazie ad una protagonista forte, interpretata molto bene da Juno Temple.
Ci troviamo dunque in un futuro post-apocalittico nel quale una gigantesca corporazione, la Autofac, continua a vomitare generi di ogni tipo. L’ammasso indutriale, parto di un capitalismo sfrenato ed ossessivo, gi...
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