L’intento di antologia nell’antologia perseguito sin dal principio dalla seconda stagione di American Crime Story trova perfetta esemplificazione in Ricordi d’infanzia, titolo ancora una volta malamente slegato dall’originale – e ben più incisivo – Creator / Destroyer. È questa ottava, infatti, una puntata che potrebbe essere inserita nel fecondo filone delle villain origin stories, quelle affascinanti e disturbanti parentesi – frequenti nel mondo fumettistico – atte a mostrare il passato di un personaggio negativo e, quindi, l’origine del suo Male. Maiuscola d’obbligo.

Il prologo dell’episodio ci porta, però, in una Calabria anni ’50 da cartolina seppiata, un calligrafico e irreale spot pubblicitario al sapor d’Italia che potrà apparire, ai nostri occhi, persino vagamente ridicolo; come già sottolineato nell’analisi del primo episodio della stagione, non è la verosimiglianza ciò che interessa a