Appare presto chiaro che il senso di Collateral non si esaurisce nella semplice indagine poliziesca, ma aspira ad essere qualcosa di più. C’è un collante fatto di temi, tensioni sociali e internazionali radicate nella contemporaneità a tenere insieme i quattro episodi della serie della BBC, in Italia distribuita su Netflix. Tuttavia, a fronte di simili aspirazioni, la serie ideata e scritta dal drammaturgo David Hare (The Reader, The Hours) non riesce ad opporre un intreccio che sia altrettanto valido, che riesca a sfruttare incisivamente le contraddizioni di cui pure si fa portavoce. Risultato è un prodotto che soffre nella mancanza di sfumature, e che dopo un inizio accattivante scivola in una generale superficialità.

L’inizio, come detto, è promettente. Un fattorino della pizza viene ucciso a Londra. Quello che potrebbe essere identificato come un caso di cronaca nera si veste di altre letture nel momento in cui si scopre che l’uomo era un musulmano. Nel mondo di C...