Decisamente proiettato in velocità sui binari della stagione attuale questo quinto episodio di Homeland che, con una parentesi introduttiva alle spalle, entra di fatto nella fase centrale della storia. Allora ecco che la storia raccontata in Active Measures poggia interamente sulla crisi deflagrata nello scorso episodio, con il rapido precipitare degli eventi legati all’assedio di O’Keefe. Dunque da un lato una crisi interna – ma sarà così poi? – da gestire, dall’altro due indagini che corrono parallele e che vedono Saul e Carrie seguire il loro istinto, giocando nel dietro le quinte per confermare o smentire sospetti dai quali proprio non riescono a liberarsi. Il risultato complessivo è buono.

Come sempre Homeland non si fa sfuggire l’occasione di gettare nel mucchio tutto ciò che può afferrare dall’attuale dibattito politico internazionale. Ghiotta occasione quindi per lanciare uno sguardo oltreoceano e coinvolgere una presunta azione russa dietro la dif...