Appaiono tutti un po’ perduti i protagonisti di Atlanta in questa seconda stagione della serie di FX. Non hanno punti di riferimento, affermano a parole di volere qualcosa che tuttavia, una volta raggiunto, rinnegano immediatamente con i gesti e il loro stato d’animo. È una costante di una stagione per il resto molto particolare e sperimentale, come abbiamo notato molte volte in queste ultime settimane. Allora con Woods la scrittura decide di fare un passo oltre, mettendo al centro dell’intreccio, linearissimo in realtà, un vero e proprio smarrimento. A perdersi, in tutti i sensi, è il nostro Al “Paper Boi”, che ne passa di tutti i colori nel corso di questa mezz’ora in cui gli eventi precipitano frettolosamente e ad ogni angolo si trova una sorpresa.

Dopo Barbershop abbiamo quindi un nuovo episodio interamente incentrato sul personaggio di Alfred, il rapper che ce l’ha fatta, che è diventato qualcuno. Nel fare questo, tuttavia, forse ha smesso...