C’è una certa ironia di fondo nel titolo del quarto episodio stagionale di Westworld. Da un lato associamo l’enigma della Sfinge alla nota risposta: l’uomo. Ma, d’altra parte, tutto il corollario di temi messi in gioco della serie HBO ci porta a ridurre la considerazione che abbiamo della specificità umana. Certo, gli umani crescono mentre i robot rimangono fisicamente sempre uguali, ma questo tentativo di imitazione – in cui l’episodio scava profondamente – porta con sé un ripensamento continuo delle categorie umane. Infine, la risposta non è così scontata (“If you can’t tell, does it matter?”). Inoltre, The Riddle of the Sphinx mette in campo una totale inversione di uno degli snodi centrali della serie: non più il robot che tende a diventare umano, ma l’umano che cerca l’immortalità in un corpo artificiale.

Con la sua lunghissima durata, il quarto episodio di Westworld contiene di fatto una micronarrazione compiuta, con il ...