Il primo episodio della seconda stagione di Legion si chiudeva sulle note di White Rabbit dei Jefferson Airplane. Dieci episodi dopo, e quando manca una sola puntata alla conclusione, lo show di Noah Hawley riprende idealmente il tema di Alice, proiettandone deliri e simboli su Syd, smarrita nel deserto. Un bianconiglio, un’esca lanciata da una tana, nella quale poi la stessa Syd viene tirata. Questa buca nel deserto è, come ogni posto in Legion, un luogo della mente prima che uno spazio fisico, ed un modello di elaborazione di eventi e paure che può condurre alla salvezza o alla perdizione. Qui, per strade diverse, finiranno per convergere tutti i protagonisti della serie, per lo scontro finale con Farouk.

In realtà c’è anche dell’altro, come da sempre la serie ci racconta. David è il protagonista in bilico tra la caduta e la salvezza. Il parassita, come ci viene ripetuto per bocca di Melanie anche in questa occasione, non è l’unico motivo dietro i gesti violen...