In quella che resterà una curiosa coincidenza, questa seconda stagione di The Handmaid’s Tale si inserisce nell’attualità in una maniera sempre più raccapricciante e che, se possibile, amplifica ulteriormente le emozioni che questo show riesce già di per sé a far affiorare, anche senza bisogno che la realtà irrompa quasi con violenza in quell’intimo rapporto che si va ad instaurare tra uno spettatore ed una serie televisiva, soprattutto quando è intensa e coinvolgente come questa e pretende prepotentemente l’attenzione del proprio pubblico.

The Last Ceremony è un episodio veramente difficile da guardare senza uscirne con il cuore spezzato e lo è a maggior ragione quando dagli Stati Uniti arrivano notizie di bambini strappati ai propri genitori come deterrente contro l’immigrazione clandestina, di centri in cui i minori sono rinchiusi al di là di sbarre, come criminali, senza giochi o libri per distrarsi, senza spiegazioni e con voci che si rincorrono e cer...