Dopo tre episodi, Molly è il personaggio che maggiormente incarna lo spirito di Stephen King all’interno di Castle Rock. Non a caso ha qualcosa che la avvicina al Johnny Smith della Zona morta, prima opera di King ambientata nella cittadina. Il suo dono, che nella tradizione dello scrittore può anche trasformarsi in maledizione, la condanna all’isolamento, ma non all’indifferenza. Molly è un personaggio evidentemente imperfetto, in cerca di redenzione e in fuga dal proprio passato, che tuttavia torna a manifestarsi attraverso alcune visioni ora inquietanti, ora semplicemente grottesche e di grana grossa (ma anche questo è tipicamente kinghiano).

Attraverso il suo percorso fluisce nuova linfa vitale all’interno di un soggetto che nelle prime due puntate navigava un po’ a vista, e Castle Rock trova uno slancio che però dovrà necessariamente maturare in qualcosa di più definito nelle prossime settimane.

L’idea di fondo qui dovrebbe essere quella di un p...