GLOW
ideata da Liz Flahive, Carly Mensch
Netflix
La serie è disponibile sul servizio streaming Netflix
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
Tutto ciò che si poteva chiedere alla seconda stagione di GLOW era di sfruttare le potenzialità inespresse nella prima annata. Questo è esattamente quel che la serie Netflix ha fatto. Di più, è riuscita, senza negare affatto il lavoro precedente, a ritagliarsi un’identità più definita, giocando sullo sviluppo dei personaggi prima che sullo stridere tra commedia e dramma. Il senso del grottesco, non sempre a fuoco nella prima stagione, lascia allora spazio ad un dramma compiuto, che solo per caso sembra avere la durata delle comedy o dramedy della piattaforma. Il tutto filtrato attraverso due o tre relazioni davvero ispirate nel non essere mai scontate, ma nel giocare sul filo tra respingimento e attrazione.
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La recensione della seconda stagione di GLOW
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