Il finale di stagione di Preacher non poteva che confermare l’approccio seguito nella seconda parte di stagione. Dopo la lunga, ma giusta, parentesi ad Angelville, i protagonisti della storia si sono divisi, hanno preso strade diverse, ognuno costretto a superare una sfida diversa. E la storia ha assecondato questo approccio, permettendosi soluzioni anche radicali, come nel caso della sfida col Graal, chiudendo molte più trame di quante ne venissero aperte. The Light Above è allora l’episodio necessario, molto prevedibile, che chiude molte vicende rimaste incompiute. Lo fa nel modo in cui ci aspettiamo, senza giocare più di tanto con i cliffhanger. Una buona conclusione per una buona stagione.

Iniziamo con Jesse. C’è una bella soluzione visiva nel momento in cui il consueto bianco e nero dei flashback si incontra con i colori del presente. È il giovane Jesse, che finalmente trova il coraggio di lasciare la casa della nonna, ma non quello di ucciderla, che si rivolge a...