Che Sharp Objects fosse una perla di coraggio per la sensibile e schietta trattazione dell’autolesionismo – tema troppo spesso edulcorato dalla letteratura cinematografica e televisiva – era chiaro fin dalla conclusione del suo primo episodio; è però con la penultima puntata, Falling, che la serie HBO s’inoltra nel buio di un male ancor più nascosto e non per questo meno agghiacciante. In un ritmo serrato che cuce mirabilmente insieme la rivelazione di indizi volti tanto alla risoluzione del giallo quanto allo scioglimento dei nodi psicologici di Camille (Amy Adams), Falling squarcia il sipario su una scena rimasta finora celata o, per meglio dire, esposta senza destare sospetti come la lettera rubata di poeiana memoria. La morte di Marian (Lulu Wilson), alla base delle psicosi di Camille, è il tragico capolinea di uno stillicidio medico cui Adora (Patricia Clarkson) costrinse la figlia, portandola ad ammalarsi al solo scopo di tenerla legata a sé.

Il tortuoso p...