La seconda stagione di Iron Fist è nettamente superiore alla prima. Sostituito Scott Buck (lo stesso di Inhumans) come showrunner, la serie ne ha tratto un immediato giovamento a livello di chiarezza d’intenti, di intreccio, di caratterizzazioni. Difficile stabilire se il fanalino di coda, per vari motivi, tra le produzioni Marvel su Netflix, abbia trovato una ragion d’essere (quello dipenderà dalla sensibilità di ognuno), ma si può dire che sono stati fatti dei chiari passi in avanti. Migliore delle seconde stagioni di Jessica Jones e di Luke Cage, Iron Fist trascina i suoi pochi protagonisti in un’avventura più serrata, che finalmente si appoggia ad una formula più ristretta – dieci episodi invece di tredici – e funzionale alla trama. Il risultato finale è molto lontano dalla perfezione, ma non si può non rilevare un miglioramento generale.

Rispetto ai nuovi episodi di Jessica Jones e Luke Cage, Iron Fist si appoggia un po’ di più a quanto accaduto in