Kurt Sutter, qui ideatore e produttore esecutivo, deve avere una grande fiducia in Mayans M.C. In generale la gravitas è una componente storica anche di Sons of Anarchy, era ciò che rendeva quella storia tragica più grande di quel che era, quantomeno nelle prime stagioni. Da quando è partito, lo spin-off ha ripreso quel tipo di stile, senza mutare formula. Che è un approccio sensato, per chi vuole costruire una continuità di stile tra un’opera e l’altra. Anche nel season finale, Mayans M.C. si presenta come una serie più grande di quel che effettivamente è, una pesantezza d’intenti e di scrittura che non aiuta il coinvolgimento.

Proprio quando ci aspettavamo un episodio finale che, in accordo con quella che sembra la pratica comune, si sarebbe dilungato almeno per un’ora e dieci, in realtà arriva una puntata che non supera l’ora. Meglio così, ma la costruzione degli eventi al tempo stesso ne soffre. Buona parte dei conflitti e delle alleanze delle ultime p...