Una boccata d’aria fresca è il parallelo più ovvio quando ci si trova dinnanzi a un prodotto frizzante, sensibile e finemente congegnato come Sex Education, la serie britannica prodotta da Netflix la cui prima staginone – composta da 8 episodi – ha da poco debuttato sulla piattaforma streaming. Mescolando con sapienza lo sviluppo orizzontale necessario alla crescita del suo giovanissimo protagonista, il sedicenne Otis Milburn (Asa Butterfield), alla varietà garantita da un impianto tendenzialmente procedurale, la serie ideata da Laurie Nunn è un delizioso caleidoscopio di piccoli, grandi drammi. Sessuali? Certo, ma il sesso – pur affrontato con schiettezza disincantata e balsamica – diviene, in Sex Education, strumento per parlare spesso di altro.

Lo si capisce già dal primo episodio, dove l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo da parte di Adam (Connor Swindells), prepotente compagno di classe di Otis, cela crepe emotive di altro tipo, radica...