Fin dalle prime scene Non Mentire si presenta subito con un look completamente diverso da quello cui ci ha abituato Mediaset, questione di scenografie, costumi e luci non solo più curate ma più coordinate del solito, che è quello che fa realmente la differenza (non la qualità tecnica ma la capacità di usarla e coordinarla). L’impatto è quello di una serie da tv generalista (pochi scuri, molti chiari) diretta con un gusto preciso e delle intenzioni evidenti. Non sorprende visto che dietro c’è una produzione che solitamente lavora al cinema (Indigo) e Gianluca Maria Tavarelli, regista che sempre dal cinema viene e che in questo caso adatta la serie britannica Liar – L’Amore Bugiardo, da noi andata in onda su Nove.
Un uomo e una donna che si sono incontrati fugacemente escono per la prima volta insieme, sono adulti e vaccinati, vanno al ristorante e poi per una serie di coincidenze lui sale a casa da lei. Non vediamo che succede ma il giorno dopo lei sostiene di essere stata violent...
La nostra recensione dei primi due episodi di Non Mentire
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