Media è morta, lunga vita a Media. Dopo il traumatico abbandono di Gillian Anderson al termine della prima stagione, American Gods ha trovato una sostituta per la multiforme incarnazione dei mezzi di comunicazione: trattasi di Kahyun Kim, “aggiornamento” – come viene definita da un perplesso, infastidito Technical Boy (Bruce Langley) – perfettamente al passo coi nostri serrati, frenetici ritmi social, che punta il proprio potere trasformista sulle emoticon piuttosto che sugli strabilianti cambi di make-up e vestiario che l’attrice anglo-americana ci aveva mostrato nella prima tranche di episodi.

Sarebbe insincero asserire che il passaggio di testimone sia del tutto indolore: non basta un amplesso in stile hentai con Argo dai cento occhi per conferire alla nuova arrivata un carisma narrativo di cui lo spettatore si sente irrimediabilmente orfano dopo l’addio di Anderson. Tuttavia, vale la pena osservare come questa versione 2.0 di Media rappresenti, n...