Il Nome della Rosa
ideata da Giacomo Battiato
Rai
In onda su Rai 1 dal 4 marzo 2019
Alla seconda coppia di puntate di Il Nome Della Rosa è evidente che a Giacomo Battiato e al gruppo di sceneggiatori che hanno adattato il romanzo (con lui Andrea Porporati lo stesso John Turturro e Nigel Williams) non interessa davvero il mistero e la scoperta di chi ci sia dietro gli omicidi che colpiscono l’abbazia. Tutte le parti relative alla detection sono messe in minoranza dentro ogni singola puntata. Gli viene dedicato il tempo corretto affinchè siano spiegate ma sono anche le più asciutte e sbrigative. Come avviene nella serialità generalista l’intreccio appare secondario rispetto all’illustrazione di caratteri ed all’esposizione sentimentale.
Non solo detection e scoperta del passato (o del presente) dei personaggi sono rigidamente divise sia dal montaggio sia dalla messa in scena, ma sono anche alternati con una certa rigidità. La dove la serialità moderna fonde le diverse parti, fa in modo che proprio durante l’intrecciarsi (o strecciarsi) della trama il pubblico comprenda ...
La nostra recensione del secondo appuntamento con Il Nome della Rosa
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