Le ultime due puntate di Il Nome Della Rosa hanno espresso il peggio della serie.

Tutto quello che di pessimo era stato possibile notare negli episodi precedenti ha preso il posto del poco di buono che pure c’era stato, in una corsa verso un finale ambiguo per ritmo, pessimo per realizzazione e terribile per capacità visiva di chiudere la storia. Il confronto con la chiusa del film, che inventava panoramiche, usava la voce fuoricampo, giocava con la recitazione e i non detti per rendere la chiusa del libro è impensabile e misura tutta la distanza tra un cineasta che lavora con le immagini e un regista che mette in scena un testo.

Il primo problema è che allo stringersi dei nodi si fa sempre più ingombrante il culto che questa serie ha del suo protagonista. Evidentemente ogni protagonista è al centro della sua storia, ed evidentemente ogni protagonista che è un astuto detective è mitizzato dal proprio racconto, ma c’è una precisa differenza tra la stima e la venerazione e sta tutta nell...