“Abbiamo un patto?” chiedeva Mr. Wednesday (Ian McShane) a Shadow Moon (Ricky Whittle) alla fine di Muninn. “Abbiamo un patto?” chiede adesso Mad Sweeney (Pablo Schreiber) all’eccentrico Barone Samedi (Mustafa Shakir) durante la sua visita al Coq Noir in quel di New Orleans. “Abbiamo un patto?” chiede, di lì a poco, lo stesso Samedi a Laura Moon (Emily Browning).

Anche lo spettatore potrebbe porre la medesima domanda ad American Gods, giunto con The Ways Of The Dead a soli tre episodi dalla fine di questa seconda stagione. Un dubbio che sorge spontaneo alla luce di una puntata che non fa che riconfermare i difetti – ahinoi superiori ai pregi – di questa seconda annata della serie targata Starz: rarefazione del ritmo drammatico, estrema frammentazione narrativa, dispersione dell’attenzione dello spettatore attraverso troppi rigagnoli secondari che non sembrano giovare al corpus principale.

The Ways Of The Dead si apre con il br...