Giunta a un passo dal finale di stagione, American Gods saluta, con Treasure of the Sun, il personaggio forse più riuscito fra i tanti volti divini desunti dal romanzo di Neil Gaiman. Con il cuore velato di malinconia, lo spettatore deve accomiatarsi da Mad Sweeney (Pablo Schreiber), strappato alla sua millenaria esistenza da una morte sopraggiunta in circostanze ben più romantiche di quelle descritte nel materiale letterario d’origine. L’intero episodio è uno struggente canto del cigno di questo antieroe un po’ picaresco, nonché il picco più alto raggiunto finora dalla seconda stagione di American Gods in termini di profondità emozionale.

Assieme a Laura Moon (Emily Browning), Mad Sweeney è stato l’unico personaggio a conservare sempre un proprio focus all’interno di un secondo arco di episodi spesso sfilacciato e privo della forza dirompente dimostrata dalla serie nel proprio folgorante esordio del 2017. Così come la sua bizzarra compagna di viaggio, Mad...