Occorrono gioielli di scrittura come Fleabag per ricordarci che lo standard qualitativo – mediamente alto – della scrittura televisiva di oggi non dev’essere un traguardo, ma un punto di partenza. E pensare che Phoebe Waller-Bridge, come dichiarato nel corso di un’intervista, non avrebbe nemmeno voluto realizzare una seconda stagione. Eppure, anni dopo, è tornata alla scrittura di quel piccolo gioiello che nel 2016 si era imposto come una delle novità più brillanti dell’anno. Il risultato è un blocco di sei episodi magnetico, esaltante, graffiante e ironico. Ecco quindi un nuovo tuffo nella confusa vita della protagonista, in continua analisi di sé e delle persone intorno a lei.

Phoebe Waller-Bridge (Crashing, Killing Eve) interpreta ancora una volta la protagonista della serie. Ritroviamo quindi la londinese Fleabag, ancora affetta da un cinismo autoimposto che le permette di non lasciarsi andare alla sofferenza per la morte della sua migliore amica. Gestisce con app...