I conflitti per il trono che hanno mosso per anni l’intreccio di Game of Thrones sono l’esito inevitabile di un dibattito perpetuo sul concetto stesso di potere politico. Tra le maglie dell’intreccio di The Last of the Starks corrono allora riflessioni su tutte le sfumature esistenti della forza intesa come legittimità a regnare, a comandare, a ispirare altri uomini. Si tratta di un Game of Thrones che non celebra più i suoi personaggi, come in A Knight of Seven Kingdoms, ma i suoi stessi temi pregnanti. Questi risuonano in un lungo episodio che inizia con l’elaborazione di un lutto collettivo e termina tra la rabbia e il sangue.

Esaurita la spinta epica della lotta contro gli Estranei, inizia un faticoso processo di elaborazione del presente e del futuro. A Grande Inverno i sopravvissuti festeggiano, si confrontano, si amano, si lanciano occhiate furtive. Nel silenzio dei boccali sollevati per bere, pochi personaggi sanno che esultare oggi significa rimandare a...