Non è semplicissimo accettare la cancellazione di una serie come Swamp Thing, annunciata peraltro scompostamente dopo la messa in onda di un solo episodio in un servizio streaming e per ragioni apparentemente così assurde come l’aver sbagliato a compilare i documenti che hanno ridotto gli sgravi fiscali inizialmente promessi dallo stato del North Carolina da 40 a 14 milioni di dollari, provocando un danno tale alla produzione in termini di budget da causare inizialmente una riduzione degli episodi dai 13 programmati per la prima stagione fino ai 10 che invece vedremo ed infine la sua definitiva condanna. Se da una parte è possibile argomentare che i responsabili della DC Universe si siano comportati onestamente con i loro potenziali futuri sottoscrittori, evitando che qualcuno pagasse per il nuovo servizio streaming che ha debuttato lo scorso anno con Titans, per seguire Swamp Thing, quando in realtà già si sapeva che lo show era condannato, dall’altra non è difficile mette...