Il quarto episodio di The Handmaid’s Tale, intitolato God bless the child, è sicuramente il più lento dal debutto della nuova stagione, soprattutto se paragonato al tutt’uno dei primi tre che lo hanno preceduto e che ci hanno reintrodotti all’universo di Gilead, ma nella sua staticità fornisce, come sempre fa questa serie, degli interessanti spunti di riflessione introdotti dall’incredibile fotografia che accompagna la sontuosa cerimonia di battesimo con cui si apre la puntata.

A chiunque sia cresciuto nella fede cattolica, come molti in Italia, non sarà sfuggito lo stridente contrasto ed il parallelismo tra il battesimo dei figli di Gilead e quello decisamente più informale della piccola Hannah, avvenuto in un tempo in cui un sacramento non era ancora uno spettacolo da mostrare al mondo. La Chiesa cattolica, d’altra parte, ama le coreografie e la stessa partecipazione a molti dei suoi riti è il ripetersi di una celebrazione scolpita nel tempo da secoli di...