Il viaggio nel tempo è una maledizione, non un dono. Ce lo ha ricordato di recente Dark, e Legion non è da meno. Al terzo episodio della sua ultima stagione, la serie di Noah Hawley si mantiene fedele non solo al proprio stile, ma all’idea di base introdotta quest’anno con Switch. In un episodio molto contenuto, quasi slegato dalla trama principale, David fa ciò che ogni viaggiatore del tempo tenta di fare: cercare di sistemare il passato. Nella scrittura dello show ciò è evidentemente un modo per costruire un flashback sull’infanzia di David, ma integrando la vicenda con la narrazione più ampia dello show. Un episodio ricco di sfumature e affascinante.

Protagonista della puntata, se di protagonista si può parlare, non è David, ma suo padre Charles Xavier. Lo vediamo, trent’anni prima degli eventi attuali, a perfezionare le proprie capacità telepatiche tramite una versione rudimentale di Cerebro. Tramite questa, il mutante cerca affinità in un mondo ancora traum...