Il percorso di accettazione della morte di Coulson da parte di Daisy è stato un po’ messo da parte in questa stagione. Un po’ perché la scrittura non ha giustamente voluto togliere spazio al dolore di May, che sarà importante anche in questa puntata, un po’ perché la stessa Daisy non è esattamente una persona che esterna le proprie emozioni. Qualcuno glielo dirà, nell’undicesimo episodio stagionale di Agents of S.H.I.E.L.D., che la sua reazione di fronte al dolore è la fuga. L’allontanamento in un altro luogo, che può essere anche lo spazio, per quel che vale, ma distante dalla fonte del dolore. Questo modo sottile di ignorare il problema dà più forza al semplice nome “Skye” quando viene pronunciato.

From the Ashes imposta il terreno per il doppio finale di stagione, ma è un episodio più intimo rispetto al caotico Leap. La rivelazione che Sarge condivide in parte i ricordi di Coulson, soppressi, negati, ma pur sempre lì, getta una nuova luce su...